CUBA |
Passarono i primi 5, facendo diverse conoscenze sia del pueblo che dei lugar...i forti colori si fiondavano nei miei occhi... verde (campagne, pinete, palme reali, tamarindi, banani, oleandri, cactus) il verde-turchese del mare (Varadero) l'azzurro del cielo, il bianco delle nuvole e delle spiaggie e le tinte vivaci delle case caraibiche... impossibile poi andare a dormire presto ... Le notti vissute a vedere ed ascoltare musicisti/e, nei bellissimi locali (Habana Caffé - Torquino - Tropicana ecc...) o anche nei bar, dove jineteros y jineteras ballano e ti fanno ballare al ritmo caliente della salsa... e la tua cintura comincia come per incanto a muoversi perfettamente sincronizzata a quella del tuo ballerino... forse anche merito del buonissimo rum cubano, ingrediente base dei famosi (ma diversissimi dai nostri) daiquiri, cuba libre e mojito... è un peccato arrivare a Cuba da astemi, meglio rimandare i buoni propositi analcolici al ritorno :))!! Ormai, dopo cinque giorni, capisco e riesco a farmi capire bene, ho visto quasi tutto dell'Habana ma non ho ancora scattato una foto e quindi si decide di raggiungere l'Havana Vieja per dare il via allo scatto matto... La Catedral, con una bellissima facciata barocca, Cuba graffiti, con le sue auto americane degli anni 50, tutt'ora circolanti e che normalmente fungono da taxi particular (preferivo prendere questi piuttosto che quelli comodi ufficiali! Mi divertiva raggiungere le destinazioni fermandoli, chiedendogli dove andassero e se potevano portarmi in tal posto, contrattando prima il prezzo e, soprattutto in compagnia di altri compagneros y compagneras che dovevano raggiungere chissà chi o chissà cosa, e che salutavi man mano che arrivavano a destinazione...) e, ancora i cammellos (dei bus dell'Havana, scomodi, lenti, che passano una volta ogni morte di papa e carichi di gente che, magari alla fine di una giornata di lavoro, è capace di mettersi a ballare e cantare ...). Considerando che fa caldo e le bolle ai piedi cominciano a darmi un pò di fastidio, si continua verso la Bodeguita del Medio (ora capisco perchè Hemingway non poteva fare a meno del mojito alla Bodeguita :)) ), per continuare, rinfrescati, verso Plaza de la Revolucion, dove troviamo il Che con il suo motto Hasta la victoria siempre! Vediamo un pò cosa manca... ah, certo! Il Capitolio Nacional, una copia esatta della Casa Blanca di Washington... Ormai esausti decidiamo di riposarci un pò sulle panchine e sotto le piante della Plaza de La Catedral... La Habana ha 2 milioni di abitanti, mas o meno ovviamente, e penso che considerato questo dato sia piuttosto difficile incontrare le stesse persone più di una volta... o no? Non a Cuba, con el destino no se puede pensar esto! Eccolo è lui, Darnay... il ragazzo che mi aveva cercato e trovato e che io avevo "mollato"! Cioccolato fondente, mi saluta con un sorriso abbagliante da quanto son bianchi e perfetti i suoi denti... la bocca è un incanto (soprattutto non siliconata), quella stessa bocca, cinque giorni prima, mi chiedeva un beso vero che mi aveva scioccato... il tempo sembra fermarsi e il mio corazon comincia a fare bum-bum ... si avvicina e con quegli occhi dolcissimi e profondi come quelli di un cerbiatto in amore, mi chiede: "Susanna, porque non me llamaste? " Ho preso tempo, gli ho presentato Max, che lo vedeva per la prima volta perchè quella sera non si era reso conto di nulla, e, insiste: "Tu me gusti mucho, puede ser que non te gusto?" insieme (io e Max) abbiamo cercato di spiegargli che gli italiani non chiamano mai per primi, soprattutto quando una persona ti piace... non ha capito! Ha detto che non gli sembrava molto normale che, se due si piacciono, non si cerchino... io e Max (che trovava intrigante quanto me il Cioccolatino), vista la naturalezza della sua perplessità, non abbiamo potuto che dargli ragione! Quanto siamo effe = finti, fessi, falciatori di sentimenti, fallibili = stupidiiiiii!!! Iniziammo così la nostra conoscenza. Darnay ha 25 anni e studia medicina, sogna una vita migliore ed è curioso di sapere (come tutti i cubani del resto) come si vive nelle altre parti del mondo. Non può viaggiare perchè non ha soldi a sufficienza e Fidel non permette di uscire da Cuba se non per pochi precisi motivi: uno è sposarsi, oppure un invito ufficiale, oppure se sei un atleta o artista di talento. Per quel che gli riguarda mi dice che per il resto è felice di vivere a Cuba. Non potrebbe stare lontano troppo tempo dalla sua famiglia pequena = piccola = (è figlio unico e suo padre è morto due anni fa, vive con la mamma e la nonna), la nostalgia lo farebbe star troppo male. Ci salutiamo mettendoci d'accordo per risentirci verso sera ...seguro? si, seguro! Si alza, sorride e mi strizza l'occhio. Le lunghissime ciglia battono con la stessa grazia di un battito d'ali di farfalla al rallentatore... e il mio corazon fa bum-bum... quando scompare dalla mia vista mi sento esausta, direi prosciugata... Ho la gola secca, quiero tomar... calor, mucho calor... ma questo è un ricordo che non si può spiegare e condividere con nessuno! Quello che invece vorrei condividere è che i cubani sono tanto poveri quanto dignitosi! Sono capaci di "regalarti" qualcosa (a me sono state regalate monete, due sigari, una cintura (!!), un giornale con le notizie di Elian, una bandierina che aveveno tutti i partecipanti al comizio/festa per Elian, poi una cassetta di musica varia, spero di non aver dimenticato nulla) in cambio di altri regali; ho regalato tutto ciò che potevo, vestiti, costumi, bagno schiuma, shampoo, trucchi, penne, caramelle, gomme da masticare... devo dire che se tornassi oggi, mi porterei un cambio e tutto il resto sarebbero "regali". Gradiscono tutte queste cose e, se si ha la possibilità di conoscere un medico (non corrotto), anche farmaci. E' da 41 anni che questo pueblo orgoglioso sopravvive al più duro embargo economico e lo subisce col sorriso sulle labbra... Tutte quelle persone che conosco e che sono state a Cuba prima di me, nonostante i racconti e le descrizioni "veritiere", non hanno saputo o potuto trasmettermi ciò che ti lascia Cuba... è per questo che chiudo qui i miei appunti di viaggio! Mi dilungherei senza potervi realmente trasmettere quell'atmosfera, magica, calda e rassicurante che la rende indimenticabile! Sento di essere segnata per sempre dal mal di Cuba, difficilmente dimenticherò questa terra e questa gente! Per superare la nostalgia non mi resterà che tornarci, con la speranza che nel frattempo Fidel muoia e con lui il suo regime e, finalmente, insieme ai compagneros y compagneras grideremo ancora più forte iVenceremos! |
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