27 MARZO 2000
Cuba: la meta che avevo sognato di raggiungere da un tempo così lungo che ormai non ricordo più. Ed eccomi qui, su questo aereo della Cubana de Aviacion che da Roma mi porterà alla Isla Grande del Caribe! Ore 13,30, si decolla per atterrare 13 ore dopo a La Habana.
Un colpo all'anima, al cervello, al cuore, al fisico, agli occhi. Tornerò cambiata da questo viaggio. E ricordo ora l'augurio di un amico telematico, Simone/Simplo, che diceva esattamente: "un enorme augurio di buon viaggio dal tuo amico "virtuale", con la speranza che ti aiuti a trovare ciò cerchi, qualsiasi cosa sia. Un abbraccio!".
Si torna cambiati perchè è uno di quei posti in cui si può trovare ciò che si cercava, anche se non si sapeva bene che cosa fosse.
A Cuba ognuno ha la sua vittoria da conquistare: chi con il turismo, chi con il viaggio, chi con la passione, chi con l'amore, chi con lo sport, chi con la cultura, chi con il sole, chi con il mare... Alla fine comunque tutti si può urlare forte iVenceremos! (che una delle tante scritte che puoi leggere sui cartelloni politici lungo le strade cubane).
La Habana La Habana: un'intrigante e aristocratica donna, segnata dagli anni e senza più una lira. Credo che questa sia la descrizione più adatta a questa meravigliosa città coloniale dell'America Latina.
Dopo una doccia, mas o meno rigenerante, decidiamo, io e Max, di iniziare subito la nostra avventura "fai da te" e ci incamminiamo per una passeggiata lungo il Malécon, il lungomare che parte dalla Boca de la Chorrera (Vedado) e termina al Castillo de la Punta (Havana Vieja).
Mas o meno: più o meno. Tutto a Cuba è mas o meno: le indicazioni stradali, gli indirizzi, il tempo, le leggi, le distanze...
