I misteri dell'informatica




I MISTERI DELL'INFORMATICA I miei amici e parenti, sapendo che lavoro nel campo dell'informatica, mi hanno automaticamente eletto loro assistente tecnico a vita e pertanto sono obbligato a fornire supporto per ogni genere di guaio informatico.

Il piu' delle volte, come spesso accade in questi casi, si tratta di errori assurdi, che si ripetono con cadenza perfettamente casuale e di cui nessun essere umano puo' comprendere l'origine. Appena rivelo questi fatti, le persone che mi hanno consultato, mi guardano dubbiose e leggo chiaramente nel loro volto il sospetto che io mi inventi tutto perche' non ho voglia di aiutarle.
Al che cerco di spiegare che, spesso, nell'informatica accadono cose assurde e prive di senso, ma loro non ci credono e mi sparano in faccia la frase che piu' odio fra tutte "Ma come? Ma l'informatica non e' una scienza esatta?".
Il primo impulso e' quello di mandarli al diavolo con il loro computer e tutte le loro convinzioni, ma poi il mio lato buono ha il sopravvento e cerco di spiegare.

Sono molti i misteri della natura che noi comuni mortali non possiamo comprendere: chi siamo, da dove veniamo, il perche' della nostra esistenza, l'origine dell'universo e via discorrendo. Ma questi sono quesiti dal respiro cosi' ampio e dall'importanza talmente grande che, forse, non avranno mai risposta. Esistono comunque questioni di minore entita' che, ugualmente, non trovano spiegazione nella logica umana, almeno allo stadio evolutivo in cui ci troviamo.
Perche' il telefono squilla proprio quando si e' in doccia?
Perche' l'acqua del rubinetto del bagno ha un sapore diverso da quella di cucina anche se la conduttura e' la stessa?
Perche' la macchina entra in riserva proprio quando abbiamo fretta?

Per non parlare dell'annosa e insoluta questione del pane e del biscotto. In pratica nessuno scienziato al mondo riesce a spiegare per quale ragione un pezzo di pane e un biscotto lasciati su un tavolo per qualche tempo diventino l'uno duro e l'altro molle. Mi si potrebbe dire che e' una questione di umidita' che nel primo caso diminuisce e nel secondo aumenta. Bene, ma allora perche' diavolo un pezzo di pane duro lasciato sul tavolo non si ammorbidisce come fa il biscotto? Nessuno lo sa...

Nonostante la logica e il raziocinio non si riesce proprio a comprendere l'ordine e le regole che governano questi fatti. Ma non per questo si smette di cercare! Per rispondere a questo e a tanti altri quesiti, infatti, l'uomo ha usato la logica, la scienza e la tecnologia.

Massima espressione di questo metodo di ricerca e di interpretazione dell'universo e' senz'altro l'informatica, attraverso la quale vengono realizzati dei sistemi matematici perfetti, in grado di lavorare secondo una logica precisa e sempre rigorosamente razionale. Cio' permette di avere sempre sotto controllo ogni azione delle macchine e di poterne prevedere l'attivita' senza possibilita' d'errore: I COMPUTER NON SBAGLIANO MAI.

Almeno in teoria! Perche' anche qui l'universo si prende la sua rivincita, ricordandoci in ogni momento che non siamo che insignificanti esseri e che non possiamo pretendere di sapere un bel niente, perche' le cose vanno avanti a nostra insaputa e senza nessuna possibilita' di controllo da parte nostra.

Chi infatti sa spiegare razionalmente come mai quel particolare programma installato in altri cento computer non voglia girare proprio sul nostro? Perche' mai una volta su dieci la posta non viene spedita? Come mai il semplice salvataggio di un documento con quello specifico nome mandi in crash il sistema?

Tutti accadimenti che esulano dalla nostra comprensione, dalle rigide regole che dovrebbero governare il funzionamento delle macchine. Ma non si tratta sempre e solo di cose negativa, ma anche di veri e propri "miracoli", a rivelare l'equilibrio dell'universo. Ecco quindi che quel computer che per due giorni non ne ha voluto sapere di funzionare, miracolosamente, si attiva, senza che nessuno abbia modificato niente. Il monitor che non dava segni di vita torna a brillare per il solo fatto di averlo scoperchiato e averlo richiuso dopo una rassegnata occhiata accompagnata dalla frase magica "Mah, a me sembra tutto a posto". Si comincia quindi a convincersi, consciamente o inconsciamente, che alcuni problemi disperati abbiano soluzioni non razionali, ma bensi' legate a qualcosa di simile alla fortuna pura e semplice o a misteriose magie. Ecco quindi nascere pratiche dogmatiche e rituali, quasi si avesse a che fare con spiriti e stregonerie.

Tutta una sequenza di gesti precisi e calcolati, dall'importanza sacramentale, che non hanno alcuna logica, ma che per effetto della loro efficacia vengono accettati e riprodotti con profonda fede.

Per poter sentire un CD senza disturbi bisogna prima strofinarselo sui pantaloni.
Per spedire una mail senza che il computer si "pianti" occorre prima mandarne 3 ad un indirizzo finto.
Perche' il modem del computer funzioni occorre accendere prima la stampante, poi il monitor e infine la luce del bagno, dare una botta al mouse e infine premere il tasto ON e cosi' via.
Per non parlare del caro e vecchio "cazzottone" appioppato al monitor o del calcione dato direttamente al "tower".

E se per caso il rito non porta al risultato sperato non affiora nemmeno il piu' piccolo dubbio sulla sua validita', ma la colpa del mancato successo viene immediatamente riversata su qualche influsso "malvagio" da parte di chissa' chi o su qualche nostra deficienza nell'atto o al tentennamento della nostra fede.
La cosa piu' incredibile e' che molti di questi sistemi funzionano davvero e che buona parte del lavoro svolto da strumenti informatici, in qualsiasi azienda e a qualsiasi livello va avanti grazie a questi metodi!

Quindi vorrei tanto che l'informatico non venisse considerato come un onnisciente, ma semplicemente come un povero diavolo che cerca di rimediare ai capricci di creature sfuggite al controllo dei loro stessi realizzatori.
Percio' la prossima volta che qualcuno si azzarda a dirmi qualcosa come "L'informatica e' una scienza esatta" ricevera' una risposta tale e quale a quella che avrebbe dato il Principe De Curtis: "Ma mi facci il piacere, esatto ci sara' lei e tutta la sua famiglia!".



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