Avventura a Dublino




Sul newsgroup it.hobby.motociclismo comparvero alcuni messaggi provocatori verso i customisti e gli animi si accesero non poco.

Visto che è un periodo di "polemiche" pro e contro Customisti, Halreysti che fanno casino la notte eccetera, mi è tornato alla mente un curioso fatto che mi è accaduto due anni fa a Dublino.
Per chi non avesse letto i miei messaggi in proposito preannuncio che non ho nessun pregiudizio verso persone con diversa cultura, colore, religione, idee eccetera, figuriamoci se ne ho verso chiunque possegga una moto diversa la mia.
Comunque...
Ero in vacanza a Dublino con la mia ragazza, a piedi, niente moto o macchina. Non sto a dirvi quanto mi sia piaciuta la città e, soprattutto, quanto mi siano piaciute le campagne e la gente fuori dalla capitale, perchè il mex diventerebbe troppo lungo.
Comunque, passeggia che ti passeggia per le vie di Atha Cliath (il nome di Dublino in Gaelico). siamo finiti in un quartiere popolare, di quelli con le palazzine di 3 o 4 piani con i mattoni nudi sulle facciate. Orde di bambini che si inseguivano urlando per le strade, pochi negozi e giardini semi abbandonati...
Niente di brutto o violento, solo che ricordava molto le scene di film come "Nel nome del padre".
Era l'imbrunire e la luce del ridente sole Irlandese che si affievoliva, contribuiva a dare un'aria inquietante al tutto. Fattostà che arriviamo davanti a un'officina di moto.
Come al solito il mio cervello lavorava al 5% delle sue possibilità (che comunque sono molto limitate anche a pieno regime) e ho detto alla mia ragazza "Quasi quasi entro e chiedo se sanno dov'è il concessionario KAWA, così mi compro il manuale d'officina che a Cagliari non si trova" e, senza aspettare la sua risposta, mi sono fiondato dentro, mentre lei è rimasta fuori. Si è sempre dimostrata molto più furba di me, tranne quando ha deciso di mettersi con me...vabbè è un'altra storia.
Una volta entrato nel garage e aver chiuso la porta mi sono accorto che c'era molto buio e ho cercato di guardarmi intorno: SOLO MOTO CUSTOM.
Io indossavo la classica divisa da turista Italiano un po' scemo: scarpe da trekking pantaloni di tela viola maglietta con scritto "I'M NOT ONLY IRISH, BUT I'M PERFECT TOO" giubbotto jeans pieno di spilline cappellino "GUINNESS" macchina fotografica autofocus a tracolla e cartina in mano. zainetto da cui spuntava il collo di una bottiglia di cola e la bandierina di un MacDonald.
Insomma, il ritratto del turista PIRLONE !!
Nel fondo del locale ho scorso delle ombre, 5 bikers enormi, alti (erano seduti ma si capiva che erano alti), grossi, tutti vestiti di pelle, con la barba...insomma i Customisti da Film!!
Un odore strano di benzina, ferro e birra riempiva tutto il locale. Tre Bikers, d'improvviso, si sono alzati e hanno cominciato ad avanzare lentamente verso di me, al che ho sfoggiato un sorrisone in 16/9 e ho cominciato, col mio inglese stentatissimo:
"...ehm....Good evening" - metto le maiuscole per evidenziare come stessi tentando di darmi un tono molto, ma molto educato - "can you help me please? I'm looking for the KAWA offices or garage......" Silenzio di tomba...
I tre si avvicinavano sempre più, uno è passato dietro di me e gli altri due, che erano rimasti seduti fino ad allora, si sono alzati a loro volta.
Pensieri di Simplo:
"Oddio, ma che ho fatto di male per morire qui, in terra straniera? Vabbè ho vissuto 25 anni, non sono molti ma nemmeno pochi, mi è andata meglio che ad altri. Addio mondo crudele.
Per Tweety (la mia ragazza) non ci sono problemi, le chiavi della stanza le ha lei, insieme ai soldi e al biglietto dell'aereo, peccato per le foto..chissà, forse dopo che mi massacrano, la pellicola si potrà recuperare."
Il più ciccione (e grosso di tutti) mi si è parato davanti e , con un inglese molto accentato, ma reso comprensibilissimo dal suo tono basso e graffiante, ha fatto:
"...lookin' for KAWA eh?....I think ya'r in the BAD part of the city!" e mentre diceva "BAD" ha fatto un gesto con la mano sinistra, passandosi l'indice da una parte all'altra del collo. Ancora silenzio....
Si sentiva solo il rumore della mia difficoltosissima deglutizione e del battere sempre più insistente del mio cuore.
Per chi non conoscesse l'inglese, BAD significa SBAGLIATO, ma anche CATTIVO e la frase può essere interpretata come "penso che tu sia finito nella parte SBAGLIATA della città!", ma anche "penso che tu sia finito nella parte CATTIVA della città!"
Pensieri di Simplo II:
"Ecco ci siamo, vediamo se gli anni di KungFu sono serviti a qualcosa, almeno durarò qualche minuto, vediamo se c'e' qualche oggetto utile in giro...uhm...quello scarico....beh, la "forma del bastone" l'ho imparata, ci ho fatto l'esame di cintura....potrei adattarla....solo che questi sono VERAMENTE grossi...."
Dovevo avere una faccia veramente spaventata perchè dopo qualche secondo di "impasse" non ce l'hanno fatta più a trattenersi e sono scoppiati a ridere come dei matti. ERA UNO SCHERZO !! :)))))))))))
Hanno cominciato a battermi le mani sulle spalle e ci siamo messi a parlare delle moto, mi hanno chiesto che moto avevo e perchè cercavo il concessioniario. Poi, gentilissimi, mi hanno spiegato sulla cartina come arrivarci, confermando, ancora una volta, come anche i Dublinesi, quando ci si mettono, sono perfettamente all'altezza della fama di grandi ospiti che contraddistingue la gente d'Irlanda.


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