Avviso agli apprendisti |
Avviso agli apprendisti informatici:
Il programmatore, il sistemista o l’informatico in genere, contrariamente a quanto l’immaginario collettivo possa pensare, non e’ una persona taciturna e solitaria che passa il suo tempo davanti a un monitor a mangiare patatine e a bere bevande gasate dai nomi impronunciabili. Questo tipo di professione, infatti, presuppone una discreta capacita’ di comunicazione e di interazione con i destinatari delle applicazioni informatiche, di solito clienti o colleghi. Nel mestiere di "tecnico" informatico il rapporto con gli altri e’ fondamentale e , se si e’ sprovveduti e alle prime armi, ci si puo’ perdere e confondere facilmente. Se siete degli "apprendisti tecnici", quindi, potra’ risultarvi utile leggere qualcosa sull’argomento riguardante l’evoluzione dei rapporti con gli "assistiti", in modo da agire di conseguenza. Le fasi in cui la cultura informatica del cliente/collega si evolve possono essere distinte principalmente in 4 gradini ben distinti, identificati dal livello raggiunto: 1) Inconsapevolmente inconsapevoli, detta anche fase della "beata ignoranza" 2) Consapevolmente inconsapevoli, detta anche fase del "rispetto mistico" 3) Inconsapevolmente consapevoli, detta anche fase del "ma il computer non fa tutto in automatico?" 4) Consapevolmente consapevoli, detta anche fase del "e’ meglio che mi trovi un altro lavoro" Dato che i nomi assegnati alle varie fasi possono apparire alquanto sibillini, ecco un’analisi piu’ dettagliata di ogni singolo punto. 1) Inconsapevolmente inconsapevoli: I personaggi che devono usare per la prima volta il computer (normalmente impiegati di concetto) non sanno, ovviamente, nulla di informatica e non se ne rendono nemmeno conto. Per tutta la durata della fase odiano il PC e chi glielo piazzato sulla scrivania (ovviamente voi). Cercano con ogni scusa di dimostrare che il loro lavoro, svolto con l’ausilio del computer, e’ cento volte piu’ lento del normale e sostengono che il programma che devono utilizzare e’ stato partorito da un pazzo demente. Durante questo periodo verrete chiamati centinaia di volte a risolvere i problemi piu’ banali, al grido di "Non posso lavorare!". Non appena l'attivita’ incontra un qualsiasi, banale, problema (come la carta inceppata nella stampante, o il tastino del num- lock spento) gli impiegati incrociano le braccia con lo sguardo accigliato e borbottano in continuazione frasi tipo "Questo cavolo di computer e chi l’ha inventato, io perdo ore appresso a quest’aggeggio! Non funziona mai !! Cosi' NON POSSO LAVORARE!!". Ad ogni modo, grazie al vostro impegno, questo periodo dura relativamente poco in quanto presto i clienti/colleghi si rendono conto dell’utilita’ del computer e di come il loro lavoro venga semplificato. Ovviamente, voi vi fate in quattro per rendere il tutto meno traumatico e vi lasciate andare, forse, in troppi "non c’e' problema" e "certo che si puo’ fare", che pagherete cari piu’ avanti! Non c’e’ ancora da preoccuparsi pero’, perche’ arriva il periodo piu’ divertente, quello della fase 2. 2) Consapevolmente inconsapevoli: Gli assistiti continuano a non sapere nulla di informatica, ma, finalmente, se ne rendono conto e, soprattutto, si rendono conto di quanto siate a loro superiori in questo campo. Avendo anche intuito l’importanza che i computer stanno assumendo nel loro lavoro vi rispettano come un semidio e fanno tutto quello che dite. Le vostre parole sono oro colato e qualsiasi cosa diciate rimane scolpita nelle loro menti come verita’ assoluta. Ecco quindi che non correte piu’ da una parte all’altra come disperati per risolvere i problemi, ma cominciate a prendervela comoda e cercate di risolvere tutto al telefono, facendo larghissimo uso della soluzione universale "riavvia il computer". Per coprire i vostri errori di installazione o programmazione non vi prostrate piu’ umilmente a chiedere perdono come nella fase 1, bensi’ incolpate la stessa vittima di "aver toccato qualcosa che non doveva toccare" o di "aver combinato chissa’ quali pasticci". Il poveretto non prova nemmeno a negare le sue colpe credendo di aver fatto chissa’ che cosa, si scusa e vi ringrazia fino alle lacrime per aver sistemato il tutto. Non vi fate ritegno nemmeno di inventare assurde storie di complotti multinazionali contro i vostri prodotti, di note incompatibilita’ fra programmi e le intramontabili e sempre efficaci leggende riguardanti attacchi da parte di virus. E’ "l’eta’ dell’oro" per il programmatore/sistemista il quale, a qualsiasi richiesta di modifica del sistema informatico, puo’ sentenziare dei lapidari "non si puo’ fare", "ci vuole molto tempo" e "costera’ moltissimo" senza paura di smentite. Se siete molto audaci durante questa fase potete arrivare a installare programmi di controllo remoto (vedi i vari NetBus) sui computer degli assistiti per fare scherzi e avere tutto sotto controllo. Purtroppo questo periodo dura sempre troppo poco, perche’ ecco avvicinarsi la fase 3, a insediare dubbi e strani pensieri. 3) Inconsapevolmente Consapevoli: I clienti/colleghi hanno maturato una certa esperienza informatica, ma non se ne rendono ancora conto. Visto il vostro comportamento di sufficienza della fase 2 e la paura di venire incolpati a seguito dei problemi, hanno cominciato a non chiamarvi quasi piu’ e a cercare di risolvere tutto da soli (e inizialmente credete anche che sia un vantaggio per voi). Qualcuno si e’ comprato dei manuali, cominciano a girare riviste di informatica e CD di raccolte di software. Il lunedi' mattina non chiaccherano piu' di calcio, ma di antivirus e settaggi BIOS, i calendari delle donne nude lasciano il posto a quelli di Lara Croft e Jill Valentine. Un giorno andate sul computer di un collega e ci trovate le piu’ moderne utility di ripulitura del registro di sistema, centinaia di temi del desktop e, addirittura, quei programmini che avete sempre desiderato, ma non siete mai riusciti a trovare, come quello per modificare le icone della system-tray o quello che reindirizza le stampe grafiche su file JPG. Quando trovate installato un firewall, perfettamente configurato, cominciate a capire come mai il NetBus ultimamente non funzionava piu’. Gli assistiti hanno capito quanto il computer possa risultare utile e che non potrebbero piu’ lavorare senza e, pertanto, si arrogano il diritto di richiedere che il computer faccia "tutto in automatico". Avete un bel da fare a inventare scuse per ritardare la consegna delle modifiche richieste perche’ le vecchie storie su virus e complotti non funzionano piu’ e dovete mettervi a lavorare sul serio. Vi sentite perduti e confusi, ma non fate in tempo a reagire che siete, irrimediabilmente, fagocitati dalla fase 4. 4) Consapevolmente consapevoli. I vostri assistiti hanno ormai raggiunto un notevole livello di cultura informatica tanto che, in alcuni campi, vi surclassano decisamente. Durante la fase 2, infatti, avete preferito rilassarvi e cullarvi fra le lodi e la vostra superiorita’. Avete trascurato lo studio e l’aggiornamento, credendo di avere in pugno la situazione. Gli altri impiegati hanno invece sviluppato la loro cultura continuamente e, soprattutto, in maniera ben specifica e indirizzata, in attinenza alle attivita’ svolte. Ormai vi chiedono solo modifiche e interventi miratissimi ed e’ inutile che bariate con i vostri "non si puo’ fare" o "ci vorra’ molto tempo", perche’ insieme alle richieste giunge sempre l’elenco delle singole operazioni da effettuare, con una perfetta stima dei tempi e valutazione dei costi. Ormai possono discutere alla pari con voi del miglior modo per affrontare i problemi e spesso le loro soluzioni sono migliori delle vostre. Cercate disperatamente di denigrarle arrampicandovi sugli specchi per negare anche l’evidenza, ma ormai siete ridotti ad uno straccio e la vostra dignita’ tocca il fondo quando, con il computer bloccato, chiamate al telefono un "ex-assistito" e gli chiedete ".. scusa, per curiosita'.. com'e' che avevi risolto quel problema?". Pertanto, chiunque stia vivendo una delle fasi da 1 a 3 si ritenga "avvisato" e sappia a cosa sta andando incontro. Per chi si trova alla 4, che dire? E' il punto di non ritorno. Comunque pare che l'agricoltura sia in netta ripresa e che servano tanti braccianti... |
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